Premetto che quella che apparirebbe come un’installazione della serie “andiamocele a cercare” è basata su una decennale e positiva convivenza tra il mio impianto antenne e quello TV, fino a quando due anni fa, per l’esigenza di un condomino che non vedeva più il suo canale preferito, l’assemblea deliberò, in alternativa all’aggiunta di uno o più moduli selettivi alla batteria esistente, il montaggio di un più economico centralino a larga banda.
Quando a metà luglio 2019, dopo 20 anni d’inattività e all’oscuro di questa modifica, mi sono trovato insieme a Enzo (IW4BRG) e Aldo (IU4GPY) ad aggiornare l’impianto antenne, non c’è stato alcun dubbio nel riposizionare quella per le VHF/UHF, fondamentalmente nella stessa posizione della precedente; giusto un paio di metri più in alto per permettermi di poter stendere anche una end-fed per le HF.
Disposizione antenne TV e HAM
Una volta manifestatosi il problema, sempre con il fondamentale aiuto di Enzo (IW4BRG), sono iniziate le indagini: in primis sul mio apparato, per escludere l’emissione di spurie e successivamente sull’impianto condominiale.
Quest’ultimo è composto da 6 antenne direttive, di cui solo due in UHF sono risultate attive: una in polarizzazione verticale, orientata esattamente verso la mia antenna e l’altra quasi in direzione opposta:
Queste due antenne, finiscono poi in ingresso al centralino a larga banda: uno sull’input di “4° banda” (verosimilmente quella in direzione opposta alla mia antenna) e l’altra su quello “UHF” (quella in direzione della mia antenna):
Le prime prove effettuate per cercare di circoscrivere il problema, hanno riguardato la centralina stessa: sono state inserite le resistenze (tappi) a 75 Ω sugli ingressi inutilizzati e regolato il guadagno a zero, nonché portato al minimo indispensabile quello sugli ingressi attivi. Abbiamo inoltre provato a sostituire la centralina con una identica, per escludere una relazione con l’esemplare in oggetto: tutte queste operazioni hanno dato purtroppo esito negativo. A questo punto non restava altro che effettuare alcune rilevazioni strumentali, sulla base delle quali dimensionare opportunamente un filtro: notch tarato sulle frequenze d’interesse, oppure un passa alto in grado di attenuare tutte le frequenze ≤ 470 MHz (soglia che rappresenta l’inizio della banda televisiva).
Per prima cosa, ho cercato di misurare il disturbo generato dalla mia antenna direttamente sull’uscita di entrambe le direttive TV, regolando la potenza dell’RTX al minimo indispensabile per generare l’interferenza: questa soglia è risultata pari a 3.5W, equivalenti a -38.8 dBm misurati dall’FFT dell’oscilloscopio. Sotto questa soglia di potenza, nessun TVI. Come si può vedere, le due direttive rilevano due segnali di diversa intensità, una appunto di -38.8 dBm e l’altra di -63.9 dBm:

Facendo riferimento alla fotografia dell’antenna TV, è immediatamente chiaro quale sia il segnale ricevuto da una e dell’altra.
Sulla base di questi dati, Andrea (IK4IDP) si è messo al lavoro per cercare di realizzare un filtro passa-alto in grado di attenuare ~25 dB @ 430 MHz:
Dalle misure fatte con il Network Analyzer risulta presente un po’ di ripple in banda ma il fatto di lavorare con segnali digitali, ci fa stare relativamente tranquilli circa la sua trascurabilità.
Il risultato è stato ottenuto con una soluzione a 6 celle e componentistica standard:




Filtro a 6 celle
A questo punto, non restava altro che mettere il filtro alla prova dei fatti, inserendolo in serie tra la direttiva rivolta verso la mia antenna e l’ingresso “UHF” della centralina TV:

Ho deciso di eseguire il test utilizzando fin da subito la massima potenza di uscita del mio RTX (ovvero 35W) ottenendo questo risultato:

L’immagine sopra, mostra due spettri in frequenza sovrapposti: l’ocra evidenzia il disturbo misurato precedentemente (senza il filtro) e con 3.5 W di potenza di uscita, mentre il rosa, lo stesso disturbo misurato a valle del filtro, ma con 35W di potenza di uscita.
Il filtro, porta dunque l’intensità del disturbo da -38.7 dBm a -47 dBm (attenuazione relativa 8 dB) ma essendo ora la potenza di uscita dieci volte superiore (+10 db), significa che realmente ne attenua 18.
Come ho evidenziato inizialmente, il livello minimo di potenza in uscita all’RTX per generare TVI era di 3.5W; possiamo quindi ipotizzare con ragionevole certezza che con 2.5W il problema non si presenti. Con 35W di potenza di uscita, l’attenuazione necessaria per passare a un livello del disturbo equivalente ai 2.5 W è pari a 12 dB. Dato che il filtro ne può attenuare 18 dB, significa che abbiamo a disposizione margine per un incremento di potenza di uscita, di altri 6 dB: con 140W in uscita dall’RTX, avrò dunque in ingresso alla centralina TV un livello del disturbo pari alla condizione in cui uso 2.5W e non faccio TVI.
Per qualsiasi ulteriore informazione e/o approfondimento sono a disposizione.
73, Marco IZ4KAN